CANCRO E AGEISMO

28 settembre 2024 - Tempo di lettura: 5,20 minuti www.egm.it no profit by www.biodiritti.org - link d'invito per leggere in Telegram altri articoli di divulgazione Scientifica di Biodiritti by Egm.it No Profit

"La gloria dei giovani sta nella loro forza, e lo splendore dei vecchi sta nei loro capelli bianchi". Esperienza Cancro da Mieloma Multiplo libero da Ageismo e pregiudizi religiosi su TdGeova alla Oncoematologia di Arezzo diretta dal Dott. Ubaldo Occhini

L'Ageismo può colpire sia le persone giovani che quelle anziane. Il termine è stato coniato nel 1969 dal gerontologo statunitense Robert Neil Butler, pioniere nello studio dell'invecchiamento. Per Ageismo s'intende la discriminazione nei confronti di una persona o più persone in base all'età, sia giovane che avanzata. L'Ageismo è vietato in Italia. La Costituzione, all'articolo 3 (principio di uguaglianza), vieta qualsiasi forma di "discriminazione basata sull'età". Qui trovate 142 studi e ricerche su Ageismo a cura di International Journal of Environmental Research and Public Health.

Esperienza su Mieloma Multiplo ad Arezzo senza Ageismo 

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Il Cancro da Mieloma Multiplo colpisce persone con età media di circa 70 anni. Info su MSD Manual a cura di James R. Berenson, MD, Institute for Myeloma and Bone Cancer Research. Il Mieloma Multiplo è tuttora un cancro non guaribile. Grazie alla ricerca, siamo passati da una sopravvivenza mediana di un anno ad una di circa 10 anni. Il trattamento mira a prevenire e ad alleviare i sintomi e le complicanze, distruggendo le plasmacellule alterate e rallentando la progressione della malattia. Loretta (69 anni), nel gennaio 2023 ha avuto diagnosi di Cancro da Mieloma Multiplo Micromolecolare Kappa stadio III ISS esordito con insufficienza renale acuta, anemia e lesioni ossee con dolori lancinanti dovute alle multiple fratture osteostrutturali a carico di coste, sterno, emisacro di sn e del soma vertebrale di L2. Potete leggere in questo link l'articolo con la sua esperienza pubblicata il 14.02.2023. Per oltre 40 anni Loretta ha svolto servizio di volontariato ed evangelizzazione non retribuito anche negli ospedali. Lei stessa ha trasmesso e trasmette ancora speranza a tanti cuori infranti, anche di persone malate. Ha molta fede, ora più che mai, nella vera vita promessa nei vangeli. Ha sostenuto il marito da moglie, mamma e nonna impegnato per 27 anni, fino a 12 anni fa, H24 notte e giorno, come Presidente del comitato di informazione e coordinamento tra medici, familiari e pazienti Testimoni di Geova (Link).

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Il 2 settembre 2024, nel Day Hospital Oncoematologia di Arezzo, alla dichiarazione di Loretta della comparsa di febbricola e tosse, gli è stato suggerito di andare subito in Pronto Soccorso. Dopo RX ai polmoni il Pronto Soccorso ha concordato l'immediato ricovero per polmonite nell'Ematologia Oncologica, diretta dal Dott. Ubaldo Occhini, dove è rimasta in cura per 15 giorni. Le patologie trattate in quel reparto sono anemie, patologie oncoematologiche (leucemie, linfomi e mielomi), patologie rare (piastrinopenie, amiloidosi, mielodisplasie). Nel Mieloma Multiplo, la ridotta produzione di globuli bianchi può causare infezioni, talvolta  anche ripetute. Loretta è stata trattata con terapia antibiotica, inizialmente a largo spettro, risultando negativa a tutte le colture. Per curare la polmonite senza poter individuare l’agente infettivo responsabile (50% delle polmoniti di origine ignota)si ricorre in generale a terapie antibiotiche a largo spettro. Lo scenario cambia radicalmente quando il paziente è immunodepresso come nel caso di Loretta con Mieloma Multiplo. In questo caso è molto importante cercare di individuare il microrganismo responsabile e attuare, se individuato, terapie mirate. Dopo alcuni giorni è stato individuato nell'espettorato stafilococco aureo, e Loretta ha potuto iniziare la terapia antibiotica mirata e specifica. 

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Perché questa esperienza?

Loretta non ha subito alcuna discriminazione né per l'età né per la sua convinzione religiosa di Testimone di Geova. Tutti i medici del reparto sono pienamente consapevoli dell'importanza dell'autodeterminazione del paziente. Sono stati molto collaborativi con una specifica attenzione e cure per l'anemia visto il suo rifiuto di emotrasfusioni. Oltre a tutte le indagine strumentali ed esami, sono state attivate, da ricoverata, consulenze di radioterapia, infettivologia, gastroenterologia, cardiologia, odontoiatria, ortopedia. Precedenti consulenze, richieste dal Day Hospital Ematologia, prima della polmonite, avevano prescritto visita per collare e radioterapia. La consulenza ortopedica durante il ricovero ha prescritto il collare. Le consulenze ortopediche precedentemente richieste erano state effettuate in urgenza dal Dott. Patrizio Caldora (Curriculum) che aveva anche confermato e indicato sia il tipo di collare che la radioterapia. Il Dott. Patrizio Caldora ha pienamente collaborato con la paziente, vista la sua notevole esperienza, già direttore strutture complesse di ortopedia e traumatologia ad Arezzo, dove introdusse la chirurgia robotica ortopedica e le alternative al rispetto dell'autodeterminazione del rifiuto alle emotrasfusioni. Adesso opera presso Ospedali Privati Forli. L'impegno collettivo del reparto di Oncoematologia ha dimostrato una cultura di rispetto e inclusione senza pregiudizi. Hanno assicurato servizi accessibili e adatti alle esigenze delle persone anziane immunodepresse, con stanza singola, bagno doccia e Tv in camera. Fondamentale il supporto giornaliero del marito a cui è stato permesso, nella prima settimana, di stare in camera con Lei tutto il giorno con una ricaduta emotiva positiva sulla risposta alla qualità delle cure. Loretta ha riferito che  l'equipe medica e non medica del reparto diretto dal Dott. Ubaldo Occhini, assieme a tutti i consulenti che l'hanno visitata, hanno avuto squisita gentilezza, disponibilità, affabilità ed empatia, molto attenti ai bisogni fisici ed emotivi. Si è sentita immersa in un ambiente caloroso, affettuoso e protetta da contaminazioni infettive. Con un ottimo rapporto tra personale e paziente. 
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     L'Ageismo può avere effetti negativi significativi sulla salute mentale e fisica delle persone malate. Gli anziani, in certe strutture, ricevono cure di qualità inferiore o sono esclusi da alcuni trattamenti medici, ma non alla Oncoematologia di Arezzo. I media spesso promuovono un'immagine giovanile, svalutando l'età avanzata. Vittime di Ageismo le persone anziane vengono escluse da opportunità di lavoro o promozioni, ad eccezione del mondo politico. I giovani possono essere esclusi dai benefici della trasmissione delle esperienze lavorative e familiari. Per combattere l'Ageismo, è importante il rispetto per tutte le età che contrasti la discriminazione. 
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Promuovere il contatto tra generazioni diverse può migliorare gli atteggiamenti verso l'invecchiamento e ridurre i pregiudizi. Purtroppo molti Organismi Internazionali, anche religiosi e associativi, possono essere vittime dell'Ageismo, favorendo incarichi di prestigio a ventenni / trentenni a scapito dei sessantenni considerati meno aggiornati sulle tecnologie. Gli anziani vengono spesso esclusi dalle decisioni importanti aziendali o associative, ponendo limiti di età, senza una giustificazione oggettiva su quella persona.
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L'Oncoemetologia di Arezzo è un oasi positiva. Sostenuta nei principi di autodeterminazione del malato dal Nuovo Dipartimento Medicina Legale e Tutela Diritti in Sanità Diretto dal Prof. P.G. Macrì (link Siena 11.09.2024). La vita si è allungata con una qualità da sostenere per malati cronici o fragili. È Ageismo generalizzare la vecchiaia solo come un periodo di declino fisico e cognitivo. Non è così per tutti. Considerare le persone anziane poco innovative e produttive, non è né vero né rispettosoL'Ageismo può minare le attività sociali, le performance cognitive e gli stati d'umore in giovani e meno giovani. Le persone che subiscono discriminazioni basate sull'età o sulla religione, anche i giovani, sono più inclini a sviluppare depressione e ansia. Gli stereotipi negativi sull'età possono portare a una bassa autostima e a una percezione negativa di sé. L' Ageismo è associato a enormi ricadute sui costi del Servizio Sanitario Nazionale. Pagano le conseguenze anche i più giovani che non possono usufruire dell'esperienze significative nel ricambio generazionale. Esperienze, che andranno perdute.

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