La rivista Transfusion [*] ha pubblicato risultati impressionanti di un programma PBM completato in 5 anni nell'Australia occidentale, il più grande programma al mondo finora su PBM. Comprendeva 605.046 pazienti ricoverati nei quattro maggiori ospedali per adulti dell'Australia Occidentale, con risultati che mostravano una riduzione del 28% della mortalità ospedaliera una riduzione del 15% della degenza ospedaliera media, una diminuzione del 21% delle infezioni acquisite in ospedale (pazienti trasfusi sono più suscettibili alle infezioni) e una diminuzione del 31% nell'incidenza di infarto o ictus. L'uso di prodotti del sangue è stato ridotto del 41% durante il periodo di studio, raggiungendo non solo questi significativi benefici per l'esito del paziente, ma anche un notevole risparmio sui costi per il servizio sanitario.[*] Leahy, MF, et al., Risultati migliori e costi ridotti associati a un programma di gestione del sangue dei pazienti del sistema sanitario: uno studio osservazionale retrospettivo in quattro importanti ospedali per adulti. Transfusion, 2017, doi: 10.1111 / trf.14006 [ Free full paper ]
APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI
1a guida) Costruire programmi nazionali di Patient Blood Management (PBM) nell'UE - Una guida per le autorità sanitarie
2a guida) Supporto alla gestione del sangue del paziente (PBM) nell'UE - Una guida pratica di implementazione per gli ospedali
- legge sul consenso informato e sulle DAT (Direttive Anticipate di Trattamento)
- PBM Patient Blood Management a cura della Commissione Europea
- linee guida OMS del PBM Centro Nazionale Sangue
- CoBUS (comitati sul buon uso del sangue).
- legge n. 24/2017, nota ai più come legge "Gelli"
- Society for the Advancement of Blood Management (SABM)
Approfondimenti sulla normativa
Il 31 gennaio 2018 è entrata in vigore la Legge 22 dicembre 2017, n. 219, contenente “Norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento DAT”. Come richiamato all’articolo 1 la Legge 219 “tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata..., nel rispetto dei principi della Costituzione (art. 2, 13 e 32) e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Lo stesso articolo afferma il diritto di ogni persona “di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefici e ai rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell'eventuale rifiuto del trattamento sanitario e dell'accertamento diagnostico o della rinuncia ai medesimi”.
“il consenso informato, acquisito nei modi e con gli strumenti più consoni alle condizioni del paziente, è documentato in forma scritta o attraverso videoregistrazioni o, per la persona con disabilità, attraverso dispositivi che le consentano di comunicare. Il consenso informato, in qualunque forma espresso, è inserito nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico”. In ogni momento la persona può rivedere le sue decisioni. Il rifiuto (non inizio) o la rinuncia (interruzione) riguardano tutti gli accertamenti diagnostici e i trattamenti sanitari, tra i quali la Legge include l'idratazione e la nutrizione artificiali.
Il medico
La persona minorenne o incapace “deve ricevere informazioni sulle scelte relative alla propria salute in modo consono alle sue capacità per essere messa nelle condizioni di esprimere la sua volontà”.
In tali casi, il consenso informato è espresso o rifiutato:
La persona inabilitata, invece, può esprimere personalmente il proprio consenso e disposizioni particolari sono previste nel caso in cui sia stato nominato un amministratore di sostegno.
Le DAT di una persona (indicate anche comunemente come "testamento biologico" o "biotestamento") rappresentano una delle novità della Legge. Per approfondire vai alla pagina Disposizioni anticipate di trattamento - DAT.