"La Trasfusione Sicura è quella che non viene somministrata".  

Save blood, Save Lives - Nature Vol 520 2 April 2015 pp. 24-26

Video Storico 1980 / 1982 15' minuti. Alternative Scientifiche al Traffico di Sangue infetto

15 minuti di video d'epoca. Video sintesi di due programmi di 1 ora ciascuno, del 1980 TV1 Francia e RAI 1 italiana. Trasmessi durante l'intervista di Marina Morini a Silvano Mencattini a Teleonda di Arezzo nel 1982 con autorizzazione di TV1 Francia. Lo Scandalo Mondiale delle Trasfusioni ed Emoderivati da Sangue infetto ha costretto le autorità sanitarie mondiali ad emanare, con trent'anni di ritardo, le linee guida per il Buon Uso del Sangue (PBM) dell'OMS del 2010, e quelle della Commissione Europea e del Centro Nazionale Sangue del 2012. Questi video dimostrano che dal 1980 era noto alle autorità sanitarie e università la provenienza di sangue malato e infetto comprato e prelevato da Banche del Sangue senza scrupoli dalla povera gente. La legge 219 / 2017 garantisce una tutela maggiore nel diritto al rifiuto delle Trasfusioni di Sangue o di emoderivati, anche con le DAT. Per anni i pazienti testimoni di Geova che rifiutavano il sangue potevano subire trasfusioni fraudolente, inutili o dannose. Grazie a Medici e Giuristi coraggiosi si è aperta la strada a ulteriori leggi e linee guida sul Buon Uso del Sangue con strategie chirurgiche e terapeutiche a favore dei diritti e alla salute di tutta l'umanità.  

video 8 minuti 24/05/2019 sul diritto rifiuto trasfusioni Testimoni di Geova in Aula Magna della Cassazione.

Foto Cssazione 24 maggio 2019 jpg

Diritto al Rifiuto di Trasfusioni di Sangue. Cassazione 12998 / 2019

Consenso e dissenso informato e DAT

Legge 22 dicembre 2017, n. 219

Senato Repubblica Italianajpg
Le DAT prevedono anche il dissenso anticipato alle trasfusioni salvavita quando non siamo più in grado di riconfermare la volontà. Una novità della legge 219 del 2017, spesso disattesa da una Medicina paternalistica che tarda a morire in alcuni Ospedali e Reparti. Oltre alla prudenza di avere DAT registrate in comune o dal Notaio, con fiduciario e sostituto fiduciario, nella chirurgia programmata è preferibile scegliere quei centri che non impongono la propria 'Scienza e Coscienza', a favore di Centri Ospedalieri di Eccellenza, anche più distanti, con equipe che desiderano effettivamente rispettare la Coscienza del Paziente e si aggiornano sulle Scienze e Tecniche con Metodiche Mediche e Chirurgiche suggerite dal:  Patient Blood Management (PBM), che mette al centro la salute e la sicurezza del paziente; Il Centro Nazionale Sangue (CNS) la sta promuovendo dal 2012 – in linea con la Risoluzione WHA63.12 del 21/05/2010 dell’Organizzazione Mondiale della  Sanità. La Commissione europea ha pubblicato due guide sulla gestione del sangue del paziente denominato PBM Patient Blood Management (marzo 2017) -  

La rivista Transfusion [*] ha pubblicato risultati impressionanti di un  programma PBM completato in 5 anni nell'Australia occidentale, il più grande programma al mondo finora su PBM. Comprendeva 605.046 pazienti ricoverati nei quattro maggiori ospedali per adulti dell'Australia Occidentale, con risultati che mostravano una  riduzione del 28% della mortalità ospedaliera una riduzione del 15% della degenza ospedaliera media, una diminuzione del 21% delle infezioni acquisite in ospedale (pazienti trasfusi sono più suscettibili alle infezioni) e una diminuzione del 31% nell'incidenza di infarto o ictus. L'uso di prodotti del sangue è stato ridotto del 41%  durante il periodo di studio, raggiungendo non solo questi significativi benefici per l'esito del paziente, ma anche un notevole risparmio sui costi per il servizio sanitario.[*] Leahy, MF, et al., Risultati migliori e costi ridotti associati a un programma di gestione del sangue dei pazienti del sistema sanitario: uno studio osservazionale retrospettivo in quattro importanti ospedali per adulti. Transfusion, 2017, doi: 10.1111 / trf.14006 [ Free full paper ]

APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI

1a guida) Costruire programmi nazionali di Patient Blood Management (PBM) nell'UE - Una guida per le autorità sanitarie
2a guida) Supporto alla gestione del sangue del paziente (PBM) nell'UE - Una guida pratica di implementazione per gli ospedali

- legge sul consenso informato e sulle DAT (Direttive Anticipate di Trattamento)
- PBM Patient Blood Management a cura della Commissione Europea
- linee guida OMS del PBM Centro Nazionale Sangue
- CoBUS (comitati sul buon uso del sangue).  
- legge n. 24/2017, nota ai più come legge "Gelli" 
- Society for the Advancement of Blood Management (SABM)

Approfondimenti sulla normativa

Il 31 gennaio 2018 è entrata in vigore la Legge 22 dicembre 2017, n. 219, contenente “Norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento DAT”. Come richiamato all’articolo 1 la Legge 219 “tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata..., nel rispetto dei principi della Costituzione (art. 2, 13 e 32) e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

Lo stesso articolo afferma il diritto di ogni persona “di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefici e ai rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell'eventuale rifiuto del trattamento sanitario e dell'accertamento diagnostico o della rinuncia ai medesimi”.  

Il consenso informato

“il consenso informato, acquisito nei modi e con gli strumenti più consoni alle condizioni del paziente, è documentato in forma scritta o attraverso videoregistrazioni o, per la persona con disabilità, attraverso dispositivi che le consentano di comunicare. Il consenso informato, in qualunque forma espresso, è inserito nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico”. In ogni momento la persona può rivedere le sue decisioni. Il rifiuto (non inizio) o la rinuncia (interruzione) riguardano tutti gli accertamenti diagnostici e i trattamenti sanitari, tra i quali la Legge include l'idratazione e la nutrizione artificiali.

Il medico

  • "Qualora il paziente esprima la rinuncia o il rifiuto di trattamenti sanitari necessari alla propria sopravvivenza, il medico prospetta al paziente e, se questi acconsente, ai suoi familiari, le conseguenze di tale decisione e le possibili alternative e promuove ogni azione di sostegno al paziente medesimo, anche avvalendosi dei servizi di assistenza psicologica. Ferma restando la possibilità per il paziente di modificare la propria volontà, l'accettazione, la revoca e il rifiuto sono annotati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico".
  • "Il medico è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente di rifiutare il trattamento sanitario o di rinunciare al medesimo e, in conseguenza di ciò, è esente da responsabilità civile o penale. Il paziente non può esigere trattamenti sanitari contrari a norme di legge, alla deontologia professionale o alle buone pratiche clinico-assistenziali; a fronte di tali richieste, il medico non ha obblighi professionali".
  • Nelle situazioni di emergenza o di urgenza "il medico e i componenti dell'équipe sanitaria assicurano le cure necessarie, nel rispetto della volontà del paziente ove le sue condizioni cliniche e le circostanze consentano di recepirla".
  • La Legge sottolinea che "il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura".

Minori e incapaci

La persona minorenne o incapace “deve ricevere informazioni sulle scelte relative alla propria salute in modo consono alle sue capacità per essere messa nelle condizioni di esprimere la sua volontà”.

In tali casi, il consenso informato è espresso o rifiutato:

  • per il minore, “dagli esercenti la responsabilità genitoriale o dal tutore, tenendo conto della volontà” del minore stesso, “in relazione alla sua età al suo grado di maturità”
  • per la persona interdetta, “dal tutore sentito l’interdetto, ove possibile”.

La persona inabilitata, invece, può esprimere personalmente il proprio consenso e disposizioni particolari sono previste nel caso in cui sia stato nominato un amministratore di sostegno.

Le disposizioni anticipate di trattamento (DAT)

Le DAT di una persona (indicate anche comunemente come "testamento biologico" o "biotestamento") rappresentano una delle novità della Legge. Per approfondire vai alla pagina Disposizioni anticipate di trattamento - DAT.