Arezzo la prima in Italia per i Biodiritti Medico Legali Clinici del Rifiuto Terapie Salvavita

30.06.2023 - Tempo di lettura: 5 minuti www.egm.it no profit by www.biodiritti.org - link d'invito per leggere in Telegram altri articoli di divulgazione Scientifica di Biodiritti by Egm.it No Profit.

Con la medicina Legale Clinica prosegue l'esperienza degli anni '90 in cui, afferma il prof. Pasquale Giuseppe Macrì, "l'Ospedale di Arezzo fu il primo in Italia a istituire un Comitato Etico Locale e affrontare la medicina senza sangue per i testimoni di Geova".

Giovedi 29 giugno 2023 ore 15:00 si è inaugurata ad Arezzo, presso l'Ospedale San Donato, la gestione Medico Legale Clinica e d'Iniziativa. La Asl Tse è la prima azienda sanitaria pubblica in Italia ad aprire un servizio di Medicina Legale Clinica Ospedaliera in un ospedale pubblico, non universitario. 

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Un primato inaugurato oggi alla presenza del responsabile della direzione sanità welfare e coesione sociale della Regione Toscana Federico Gelli, dell’assessore alla salute Simone Bezzini e del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. A fare gli onori di casa Antonio D’Urso, direttore generale Asl Tse, il Prof. Gian Franco Gensini, la Prof. Emanuela Turillazzi e il Prof. Mario Gabbrielli e, collegato in videoconferenza, il Prof. Vittorio Fineschi. «Da oggi la Medicina legale entra in ospedale fino al letto del paziente – dichiara Antonio D’Urso - Il progetto del prof. Macrì è innovativo e per la prima volta porta i medici legali in corsia con un approccio proattivo nei confronti degli utenti fragili, spesso ignari dei propri diritti e delle possibilità che hanno a disposizione. È un progetto nel quale ho creduto fermamente sin dal primo momento perché capace di aiutare le persone, i nostri utenti, ma anche prevenire potenziali azioni legali contro il sistema sanitario. Intercettando criticità e problematiche possiamo porvi rimedio e trovare soluzioni adeguate per i nostri pazienti» «Abbiamo formalizzato – spiega il Prof. Pasquale Giuseppe Macrì - quello che già in parte accadeva ma che non c’è in nessun ospedale del servizio sanitario pubblico, eccetto negli ospedali connessi alle università, e che consiste nel portare, quando occorre, i medici legali a fare consulenze al letto del paziente come avviene per gli altri specialisti quali cardiologi, gastroentorologi, neurologi. Un’attività su questioni prettamente medico legali come, ad esempio, l’espressione di consenso e dissenso, finalizzata a fare informazione su quei casi clinici che presentino rischi o problematiche medico-legali che potrebbero poi portare a contenziosi che, invece, è meglio prevenire ed evitare piuttosto che affrontare successivamente»

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Questa nuova eccellente iniziativa della UOC Medicina Legale di Arezzo diretta dal Prof. Pasquale Giuseppe Macrì pone in evidenza la coscienza bioetica, giuridica e deontologica con la quale ha sostenuto, fin dal 1996, la rivoluzione che pone il paziente al centro decisionale con il diritto al dissenso informato di terapie anche salvavita. Oggi finalmente molte sentenze stanno dando pieno riconoscimento a leggi e consuetudini mediche moderne a favore della completa autodeterminazione del malato che Il Prof. Macrì, ha, con coraggio e per decenni, favorito con il relativo riconoscimento alla completa autodeterminazione del paziente, unico chiamato a decidere quali trattamenti sanitari accettare e quali no. Ha considerato da decenni anche il dissenso alle Emotrasfusioni dei Testimoni di Geova, una lotta servita al progresso civile della medicina e del diritto a favore della dignità delle persone. Nei pronto Soccorsi c'era il suo cellulare che i medici potevano chiamare per decisioni ancora non del tutto tutelate sul rifiuto di terapie salvavita come oggi. Tali prese di posizione hanno consentito di avere una Eccellente Legge sul Buon Uso del sangue e il progressivo riconoscimento dei BioDiritti avvalorati dalla BioEtica più attuale come le DAT (Disposizione Anticipata di Trattamento) regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Utile a Medici e Malati quando non siamo più in grado di riconfermare la nostra volontà, già precedentemente espressa in condizioni di lucidità, su cure rifiutate come trattamenti salvavita o per malattie che costringano a trattamenti o accanimenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una sia pur minima vita di relazione. Da Aprile 2023 il Prof. Pasquale Giuseppe Macrì fa parte del tavolo tecnico istituto dal Ministero della Salute dedicato all'approfondimento delle questioni relative al danno alla persona "Non patrimoniale".Dal 2022 è Membro del Comitato Tecnico Scientifico del Parlamento Europeo di Bruxelles.  Estensore come Coordinatore del Comitato Etico USL8 della carta USL8 di Arezzo sui rifiuti di trattamenti Salvavita del 2007 e della Carta sul Rifiuto delle Emotrasfusioni del 2000. (Curriculum Prof. Pasquale Giuseppe Macrì).

Federico Gelli, estensore per la nota legge che porta il suo nome, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal professor Macrì. «Come riconoscimento della grande esperienza e della spinta innovativa portata dal prof. Macrí nel SSN, ed oggi confermata – ha detto Gelli - la Regione lo ha nominato Responsabile del rischio clinico regionale» «È una iniziativa di particolare valore per il carattere innovativo che assume – ha detto Simone Bezzini - che permette alla medicina legale di passare da un atteggiamento reattivo ad uno proattivo in cui si cerca di andare incontro anche alle problematiche che pongono i pazienti puntando sulla relazione fra questi e i professionisti. Una iniziativa di grande valore perché avvicina il sistema sanitario alle persone» L’attività di consulenza avrà luogo presso il reparto di degenza e/o nelle stanze dedicate all’interno della struttura ospedaliera, ovvero in modalità di teleconsulenza. Si affronteranno con tale gestione e consulenza tutte le tematiche sul consenso, dissenso e rifiuto alle cure anche salvavita e ai trattamenti alternativi, disposizioni anticipate di trattamento (DAT), pianificazione condivisa delle cure (PCC) e il ruolo del fiduciario, così come individuati dalla legge 219 del 2017 concernente le “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. Oggi più che mai indispensabile vista la pressione insolita che grava sul personale sanitario, insufficiente come numero e i pazienti sempre più confusi nell'affrontare i vari percorsi della salute, spesso sconcertanti. La Medicina Legale Clinica si pone al centro di azioni di miglioramento volte alla gestione del rischio clinico, alla sicurezza delle cure e al tutelare al meglio i diritti dei pazienti e degli esercenti le professioni sanitarie.

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