Linciaggio mediatico alle leggi sul Dissenso e Consenso informato e Sangue Infetto

Arezzo 2 ottobre 2019 - aggiornato al 7.10.2019 www.biodiritti.org 
Perché questo titolo? È un attacco alla Democrazia Parlamentare e alla Costituzione con la scusa facile dei Testimoni di Geova? Vogliono modificare la legge sul Biotestamento per dare libertà di azione solo alla coscienza di pochi medici contro quella espressa dai pazienti? 
   

1) Il 31 gennaio 2018 è entrata in vigore la Legge 22 dicembre 2017, n. 219, contenente “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. L' Articolo 1  Legge 219 “tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata"..., nel rispetto dei principi della Costituzione (art. 2  13 e  32 ) e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
2) il 25 settembre 2019 la Corte Costituzionale, dopo ore ed ore di camera di consiglio, ha sancito che l'aiuto al suicidio - contemplato dall'articolo 580 del codice penale che prevede pene tra i 5 e i 12 anni di carcere - può non essere punibile a "determinate condizioni".
3) il 25 settembre 2019  Tam - Tam mediatico su bambina di 10 mesi  portata dai genitori all'Ospedale di Legnano, figlia di testimoni di Geova, linciati su tutti i mezzi di informazione e ritenuti 'pazzi' per aver solo espresso il loro legittimo dissenso alle emotrasfusioni, di cui poi non c'è stata alcuna necessità.
4) il 27 settembre 2019 - Il Dott. Gianfausto Iarrobino, Primario di Chirurgia Ospedale di Pedimonte Matese (Caserta),  viola il Codice di Deontologia Medica (art. 10, 11 e 12) inerente il segreto professionale, la riservatezza dei dati personali e sensibili, tra cui vi sono “le convinzioni religiose e personali” come ratificato dal regolamento dell’Unione Europea 2016/679 e dal nostro Garante per la Protezione dei Dati Personali  e le leggi sulla privacy. Si sfoga su FaceBook e cita il caso di una paziente Testimone di Geova, con espressioni tutt'altro che Etiche anzi molto volgari apostrofando i familiari della paziente deceduta  come " animali rabbiosi".  Attacca le leggi sul dissenso informato, che non gli hanno permesso di violentare con una trasfusione rifiutata, definita da Lui come unica soluzione terapeutica al 100%una donna di 70 anni (in realtà di 83 anni)  con ulcera sanguinante. Persona amabile e straordinariamente fedele, assieme ai suoi familiari,  ai propri principi religiosi ed etici.   Non avendo potuto prendere visione della cartella clinica non sappiamo quali terapie mediche ed endoscopiche e in che tempi si siano praticati  indispensabili presidi sulla paziente,  che ha rifiutato SOLO le trasfusioni pur utili e  immediate nel tamponare un problema emorragico, ma non per risolverlo.  Da quello che abbiamo ascoltato nel video del Dott. Gianfausto Iarrabino,  intervista rilasciata a paesenews.it sulle cure praticate,  non ha citato alcune terapie basilari  previste dalle linee guida nazionali e internazionali sulla gestione dell'emorragia gastrointestinale, che prevedono come risolvere il sanguinamento, fra le altre cose con  emostasi endoscopica e  antifibrinolitici, (acido ε-aminocaproico e acido tranexamico) utilizzati come inibitori della fibrinolisi.    Il Dott. Iarrobino ha parlato della mancanza di fattori della coagulazione sulla paziente ma non ha menzionato di aver chiesto se li accettasse, visto che la maggioranza dei testimoni di Geova li accettano essendo derivati del plasma e quindi non uno dei quattro componenti principali. Ha parlato dell' Epo come se fosse  utile per il doping e non per gli anemici anche acuti come si legge in migliaia di casi nella letteratura medica Internazionale. Riferisce  che l'ospedale è attrezzato benissimo, ma questa volta non è  riuscito, come in altri casi,  a soggiogare nel conflitto tra le coscienze, quella della paziente e dei Suoi familiari.   Ha sentito la Sua Coscienza Medica e la Sua visione della Scienza, impedito e impotente ad agire dalle leggi esistenti  per impedire quello che Lui chiama un Suicidio e anche Eutanasia nel suo link su FB #eutanasiapiedimontechirurgia#.  Ci è piaciuto particolarmente quanto scritto e pubblicato il 07.10.2019 sul caso specifico su quotidianosanità.it  dal Dr. Samuel Mancuso Specialista in Cardiochirugia Master Universitario in Patient Blood Management Esperto in Medicina e Chirurgia bloodless Maria Pia Hospital di Torino. In risposta al linciaggio mediatico iniziato dallo stesso Dott. Gianfausto Iarrobino su FB. Tale risposta conferma quanto da noi già scritto in questo articolo il 2 ottobre 2019 su provvedimenti da noi sollecitati della Magistratura e dell'Ordine dei Medici che a seguire riportiamo.   

Per fare chiarezza se si tratta di un attacco alle Istituzioni e relative Leggi  riteniamo utile che:
La Magistratura faccio un sequestro delle cartelle cliniche e l'Ordine dei Medici stesso  apra un fascicolo  A) per il caso della bambina di 10 mesi all'Ospedale di Legnano per accertare se i medici nel richiedere l'intervento della magistratura avessero parlato di EVENTUALE necessità trasfusionale o di Stato di Necessità urgente e indifferibile che peraltro potevano adire senza chiedere il permesso a nessuno. B) Sul caso della paziente del Dott. Gianfausto Iarrobino Primario di Chirurgia Ospedale di Pedimonte Matese (Caserta) accertare se effettivamente la causa mortis è derivata dalla SOLA mancata trasfusione o anche come concausa de eventuale mancato utilizzo tempestivo di alcune delle cure mediche e chirurgiche disponibili nell'ospedale, previste dalle Linee Guida Nazionali e Internazionali per interrompere l'emorragia acuta sulla paziente.  Dando così il tempo all'organismo di ripristinare i valori ematici perduti, stimolati ulteriormente con tutte le opportune cure (Epo ad alte dosi, ferro in vena, Vit. B12 e acido folico). 

Ricordiamo che:
La costituzione fin dal 1948, grazie alla lungimiranza dei nostri padri costituenti, 
  come l'ulteriore legge sulle DAT,  vuol proprio proteggere i malati dal Paternalismo Medico e ancor più dalla Violenza di alcuni medici che hanno imposto  ai malati la propria coscienza per decenni.  La Costituzione vuole  dare voce alla coscienza dei singoli malati in quanto a consenso e dissenso su cure mediche trasfusionali,  che mai possono essere oggetto di TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO (TSO)    se non riguardano un neonato in stato di immediata necessità o malattie a carattere epidemico o psichiatrico. 
Ricordiamo ancora che sono pendenti migliaia di rimborsi su  morti e malati in Italia e Milioni nel mondo, per lo scandalo del sangue infetto, a seguito del quale ancora oggi la trasfusione necessita di consenso o dissenso informato IN FORMA  SCRITTA non essendo tutt'ora indenne dai vari rischi anche infettivi nonostante tutti i controlli attuali. Rischi che deve assumersi il paziente adulto e cosciente anche durante l'estensione delle DAT o i genitori per un minore.  
Bene farebbero tutti i genitori, testimoni di Geova o no,  a non assumersi la responsabilità delle conseguenze trasfusionali con un consenso alla trasfusione al loro neonato,  che di fatto verrebbe trasfuso  comunque in emergenza. Il consenso purtroppo  impedirebbe, in caso di danno post trasfusionale,  la richiesta di un normale risarcimento in caso di dissenso o rifiuto dell'emotrasfusione, invece dell'iter  lungo e complicato previsto in caso di assenso alla stessa. All'Ospedale di Legnano dove la responsabilità era dei  medici per il dissenso dei genitori, i medici hanno  preferito e determinato di non trasfondere a favore di alternative.  Cosa sarebbe successo in caso di consenso alla emotrasfusione? Sarebbe stata praticata una trasfusione inutile? Dannosa?   
Ultima nota amara. I Biodiritti passano sulla testa di tutti noi. Le leggi camminano sulla gambe degli uomini. Dispiace che nessun articolo del linciaggio mediatico orchestrato abbia menzionato  i progressi scientifici ottenuti sulle terapie Alternative alle Emotrasfusioni. Proprio  grazie ai sacrifici e alle informazioni mediche e scientifiche sperimentate sui Testimoni di Geova. Con terapie alternative alle emotrasfusioni oggi riconosciute e validate per tutti i malati da linee guida OMS del PBM Centro Nazionale Sangue, - PBM Patient Blood Management a cura della Commissione Europea Molti ritengono casuale e fortunata tale ricaduta positiva su tutta la collettività mondiale da parte dei TDG, mentre loro dicono che la fede  li ha  risparmiati dalle conseguenze delle trasfusioni da sangue infetto regalandoci a tutti noi, sulla loro pelle come veri martiri mediatici, ospedali nazionali e internazionali più consapevoli e preparati a curare e guarire anche senza trasfusioni di Sangue. Visto che il sangue manca e non è esente da rischi.  Anche i casi citati di una semplice ulcera gastrica e un ematoma alla testa di una bambina di 10 mesi  può essere risolto senza trasfusioni nella maggioranza dei casi.
È un caso la contemporaneità delle date sopra riportate?  
È un attacco alla Democrazia Parlamentare e alla Costituzione e all'Etica Medica con la scusa facile dei Testimoni di Geova? Chi, quando esprime il proprio legittimo dissenso ad una qualsiasi terapia, chiedendo alternative scientificamente validate, pur meno immediate,  vorrebbe essere considerato un suicida? O  uno che vuole eutanasia? Chi vorrebbe che  una futura legge sull'obiezione di coscienza del medico al dissenso lo autorizzasse a chiamare i carabinieri per imporci  l'intervento medico o chirurgico rifiutato impedendoci le dimissioni volontarie?  
Vogliamo ancora leggi che garantiscano i  Biodiritti o preferiamo vedere malati  soccombere al doversi curare a tutti i costi secondo la Scienza e Coscienza del primo medico reperito in reparto o al Pronto Soccorso, magari con una Scienza antiquata e Coscienza obsoleta e piena di pregiudizi? A voi l'ardua risposta!!  E ai giornalisti il coraggio di controllare tutti i link riportati qui di sotto per pubblicare  articoli seri, documentati e imparziali a favore dei BioDiritti!! di tutti!! Anche i loro!!  

Riferimenti: 

Approfondimenti sulla normativa