RUSSIA UCRAINA: RELIGIONI E CONFLITTI NEL MONDO

www.biodiritti.org by www.egm.it No Profit - Pubblicato il 14 marzo 2022 -  Tempo di lettura: 5 minuti e 30 secondi.

Divisioni religiose e conflitti anche in Russia Ucraina con l'ortodossia legata a Mosca, a Kiev, al patriarcato di Costantinopoli, greci e latini legati al papa di Roma, NON hanno promosso la Pace. Le guerre uccidono la verità.

Nonostante gli sforzi compiuti dai leader del mondo per evitare la guerra, Il 24.02.2022 è iniziato il conflitto Russia - Ucraina. António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, durante la riunione speciale d'Emergenza dell'Assemblea Generale dell'ONU il 28.02.2022, ha detto come riportato dal Fatto quotidiano: I combattimenti in Ucraina devono finire. Stanno imperversando in tutto il paese, dall’aria, dalla terra e dal mare – ha detto iniziando il suo discorso – Devono cessare ora, basta. I soldati devono tornare alle loro caserme...È impossibile prevedere quanto sarà alto il prezzo da pagare in termini di sofferenze e distruzione e quanto verrà minata la sicurezza europea e globale....a rischio della peggiore Crisi Umanitaria e dei rifugiati in Europa in decenni. Inaccettabile escalation di violenza...Il numero dei rifugiati aumenta ogni minuto..... Guterres ha esortato i leader ad “andare verso la pace”.
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Governi, Partiti Politici, Associazioni Religiose e Laiche, hanno offerto il loro sostegno umanitario provvedendo grandi risorse e aiuto pratico e cibo, trasferimenti in altre nazioni per accoglienza ai profughi all'interno di vari paesi. Per settimane la popolazione è rimasta nei seminterrati. Scarseggiava cibo, acqua, energia elettrica, Internet e reti telefoniche rendendo le comunicazioni complicate. Si vedono nei telegiornali interviste a profughi che hanno preso i primi convogli e treni e riferiscono che: "Cadevano bombe...Abbiamo messo la nostra vita in uno zaino con solo documenti, acqua, cibo e medicine". Le divisioni religiose sono esplose in tutta la loro evidenza nel conflitto Russia Ucraina. Le contrapposte appartenenze dei cristiani alla ortodossia legata a Mosca, a Kiev, al patriarcato di Costantinopoli, i greci e latini legati al papa di Roma, hanno impedito la Pace. La guerra ha ucciso per prima cosa la verità in tutte le parti in causa. Informazioni pilotate e censura dilagano da una parte e dall'altra. Solo poche Religioni e Associazioni hanno manifestato quel pizzico indispensabile di neutralità. Questa escalation era evidente già nel 2017 quando la Federazione Russa ha iniziato ad agire contro minoranze religiose mettendole al Bando, prima fra tutte i Testimoni di Geova. Come testimoniato dal nostro articolo "Russia contro Geova". Il 23 luglio 2020, il Consiglio permanente dell’Osce, l’Unione Europea, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno pubblicato dichiarazioni ufficiali di condanna contro la Russia per la continua violazione dei diritti umani ai danni dei Testimoni di Geova. Quindi l'indole oppressiva della Federazione Russa contro i diritti umani dei cittadini inermi era da anni molto evidente.Sotto un video significativo su arresti e torture contro i Testimoni di Geova: La Russia sfida l'Europa, pubblicato da il Quotidiano Italiano di Bari. Clicca qui o nella foto.

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Come detto nel 2017 dal Dott. Massimo Introvigne, Sociologo ed ex rappresentante dell’OSCE per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione: “L’unico legame esistente tra i Testimoni di Geova e la violenza è che essi sono stati vittime di violenza”.

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Interessante l'intervista offerta dal Dott. Massimo Introvigne e pubblicata giorni fa da La-Notizia.net sulla guerra fratricida Russia Ucraina in atto". Fra l'altro ha detto: "In Ucraina ci sono quattro milioni di cattolici, che rappresentano la parte di popolazione più ostile alla Russia. Il 75% degli ucraini è ortodosso, ma la Chiesa Ortodossa si è spaccata dopo l’invasione della Crimea nel 2014. Il 60% degli ucraini oggi appartiene alla Chiesa Ortodossa Ucraina, che ha rotto con il Patriarcato di Mosca, favorevole all’invasione della Crimea, e hanno aderito all’altra grande giurisdizione ortodossa mondiale, il Patriarcato di Costantinopoli, mentre il 15% degli ucraini è rimasto con il Patriarcato di Mosca. Ma Putin ha avuto in questi giorni una grande sorpresa: anche il Metropolita Onofrio, che guida quella parte degli ortodossi ucraini rimasti in comunione con il Patriarca di Mosca, ha dichiarato che le differenze religiose vanno messe da parte e che anche i fedeli della sua Chiesa, che pure in maggioranza parlano russo, devono difendere la patria contro l’aggressione russa". Ha inoltre aggiunto: "Il 6 marzo il Patriarca di Mosca Kirill, in precedenza cauto, si è schierato a favore di Putin con una violenta omelia in cui ha abbracciato quella che ha definito anche una “guerra metafisica” contro gli ucraini che hanno abbracciato i valori dell’Occidente corrotto e le parate del Gay Pride, che l’armata russa farà cessare in Ucraina". Di questo Sermone del Patriarca di Mosca Kirill  ha parlato e riferito anche il Fatto Quotidiano (08.03.2022)  Interessante l'intervista a Cristina Stoeckl, dell'università di Innsbruk, su l'implicazione della religione nella Guerra Russia Ucraina. Clicca qui o sotto nella foto per la VIDEOINTERVISTA.

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Secondo alcuni analisti, le politiche discriminatorie delle autorità russe che occupano la Crimea e le cosiddette Repubbliche di Lugansk e Donetsk, riconosciute dalla Russia, hanno causato numerose violazioni della libertà religiosa riferisce Agensir.it del 23.02.2022. "Detenzioni e imprigionamenti, torture, confische di proprietà, incluse chiese e sale per incontri, aggressioni fisiche e minacce di violenza, atti di vandalismo, multe e restrizioni alle attività missionarie, alle funzioni religiose, alle cerimonie, ai raduni, e il divieto di formare gruppi religiosi pacifici. Tra le comunità religiose più colpite figurano la Chiesa ortodossa dell’Ucraina, precedentemente denominata Chiesa ortodossa ucraina – Patriarcato di Kiev, la Chiesa greco-cattolica ucraina, i cristiani protestanti e i Testimoni di Geova”. Inoltre, “la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, comunemente chiamata Chiesa mormone, e i cristiani pentecostali hanno subìto una serie di vessazioni da parte delle autorità della cosiddetta Repubblica Popolare di Donetsk" Purtroppo le religioni, che dovrebbero essere neutrali e pacificatrici, non sempre adempiono in modo imparziale il loro ruolo di pace dichiarato. Anzi. Benedicono ognuna le armi delle parti in causa. In InsiderOver si possono vedere militari ucraini in fila per la benedizione prima di andare al fronte. Clicca qui o sotto nella foto per il link video.

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Cosa possiamo dire per incoraggiare il nostro lettore? Cosa profetizzò Gesù di quello che sta succedendo? Sono incoraggianti le sue parole riportate fedelmente dal Medico Evangelista Luca al 21:9 e 28 (versione C.E.I.): "9 Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine...28 Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina". 
Calpestare la libertà Religiosa è il primo indicatore della mancanza di BioDiritti fondamentali.
Già dal 2017
c'è un rapporto USA con i paesi dove la libertà religiosa è violata. I cristiani oggi sono il gruppo di fede maggiormente perseguitato secondo quanto riporta in questo articolo "Conflitti Religiosi nel Mondo" di freedomanatomy.com. Secondo il rapporto della World Watch List, pubblicato da Porte Aperte, sono stati uccisi, tra la fine del 2017 e la fine del 2018, 4305 cristiani. Invece circa 360 milioni di essi subiscono atti di persecuzione, e un cristiano ogni 7 vive in un Paese di persecuzioni, secondo il Rapporto sulla libertà religiosa di ACS. In totale sono stati riconosciuti 38 paesi in cui vengono registrati gravi violazioni della libertà religiosa. In 21 di essi sono verificati veri e propri atti di persecuzione (Cliccando sulla nazione si apre il link ad info): Afghanistan (Ansa) , Arabia Saudita (Asianews.it), Bangladesh (Repubblica.it),  Myanmar / Birmania (Parlamento Europeo), Cina (Avvenire.it) , Corea del Nord con metodi da Auschwitz, Eritrea con interrogazione sulla situazione dei Testimoni di Geova (Parlamento Europeo), India (La Repubblica.it), Indonesia (La Repubblica.it), Iraq (Amnesty) , Libia (Amnesty), Niger Nigeria (Riforma.it) , Pakistan (Fides), Palestina (Huffpost) , Siria (Porte Aperte), Somalia (Porte Aperte) , Turkmenistan, Uzbekistan e Yemen. I restanti 17 invece sono Stati e luoghi dove avvengono o sono avvenute negli ultimi anni atti di discriminazione: Algeria (Riforma.it) , Azerbaigian (Balcani Caucaso.org), Bhutan, Brunei (Proposta Risoluzione Parlamento Europeo), Egitto, Russia Sky TG 24, Iran (Asia News) , Kazakistan (La Stampa) , Kirghizistan (ONU Diritti Violati dei Testimoni di Geova - jw.org), Laos, Maldive, Mauritania, Qatar (Porte Aperte) , Turchia, Ucraina (Agensir) e Vietnam.
Purtroppo molte religioni sono ancora coinvolte con accordi di Stato. Continuano a violare il loro mandato di Pace con la benedizione di armi per sostenere atti discriminatori e persecutori, a danno di persone appartenenti a religioni e paesi più deboli e minoritari. "Caro Bambino della foto sotto, monta sul treno, come disse Gesù, la tua liberazione, si avvicina...."

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