Russia Contro Geova e Unione Europea. Webinar Zoom Lirec 25.03.2021

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Pubblicato il 24 marzo 2021 aggiornato il 26 marzo 2021
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Russia Contro Unione Europea tortura Cristiani Testimoni di Geova: calpestate le sentenze della Corte Europea. Webinar Zoom Lirec 25.03.2021 ore 18:00

Deportati da Stalin perché antisovietici, ora Putin li riduce alla clandestinità. Perseguitati durante l’Urss, con migliaia dei seguaci deportati in Siberia sotto Stalin per ‘attività antisovietica’, legalizzati e riabilitati all’epoca di Boris Eltsin. Nella Russia di Putin i Testimoni di Geova sono costretti di nuovo alla clandestinità. La Federazione Russa si aggiunge così alla lista dei Paesi come Cina, Corea del Nord, Arabia Saudita, Eritrea, Tagikistan, Turkmenistan, Azerbaijan e Uzbekistan dove il movimento religioso è fuorilegge. Secondo un comunicato stampa ufficiale delle autorità della regione Russa di Voronež, il 13 luglio 2020 Forze dell’Ordine, armate di fucili d’assalto, hanno fatto irruzione in 110 case private di testimoni di Geova. Le perquisizioni sono state condotte in almeno sette città, paesi e villaggi della regione. Almeno due fedeli, Aleksandr Bokov e Dmitrij Katyrov, sono stati insultati e picchiati con colpi alla testa e alle costole. Gli organi del Comitato Investigativo della Federazione Russa per la Regione di Voronezh, sulla base dei materiali forniti dalla Direzione Principale del Ministero degli Affari Interni della Russia per la Regione di Voronezh, in collaborazione con i dipendenti della Direzione Principale del Ministero degli Affari Interni della Russia "continua ad attuare una serie di misure volte a identificare altre persone coinvolte in queste azioni illegali" - ha affermato il capo del Primo Dipartimento Investigativo Regionale per le indagini su casi particolarmente importanti, Andrey Shevelev.

Il giorno seguente, il 14 luglio 2020, il Tribunale distrettuale Leninskij ha disposto la custodia cautelare per 10 Testimoni. Questo è il più alto numero di irruzioni in case di Testimoni verificatesi in un solo giorno dal 2017. Come si legge nel comunicato, i raid del 13 luglio sono una diretta conseguenza della controversa sentenza della Corte Suprema Russa del 20 aprile 2017, con la quale venne disposto lo scioglimento degli enti giuridici della confessione religiosa in Russia con l’accusa di “estremismo”. Per quanto tale sentenza non abbia proscritto la religione dei Testimoni di Geova in quanto tale, le autorità russe continuano a condurre raid violenti ai danni di singoli fedeli e intere famiglie.

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cliccando qui o sopra nell'immagina puoi vedere un video con immagini e interviste.  Le immagini sono quelle riprese da alcune telecamere di videosorveglianza. Raccontano un dramma che si consuma senza clamore mediatico fra le proteste della comunità internazionale. Irruzioni di Militari incappucciati nel pieno della notte, che scardinano le porte mentre la famiglia dorme. Violenze, torture con scariche elettriche in varie parti del corpo, rotture delle dita e di costole, buste di plastica in testa per creare panico da soffocamento, arresti, umiliazioni di ogni tipo inclusi il portarli nei boschi per picchiarli selvaggiamente. Minacce, perdita del lavoro e delle pensioni, conti bancari, carte di credito e assicurazioni sequestrate. È il trattamento che le autorità russe riservano, impunemente da 3 anni a oltre 170mila testimoni di Geova.

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Tutto spiegato nel Webinar Zoom Lirec di Giovedi 25 marzo ore 18:00 che puoi rivedere con il video integrale cliccando sopra nell'immagine o nel sito: “La Russia è davvero stretta per molti.” clicca qui oppure sulla pagina Facebook di Coscienza e Libertà, disponibile a tempo indeterminato clicca qui. Hanno partecipato: Raffaella di Marzio direttrice del Centro Studi LIREC, Christian Di Blasio Responsabile Pubbliche Relazioni Italia Congregazione Cristiana Testimoni di Geova, Ludmila Biscardi Pastora della Chiesa Avventista, Davide Romano Direttore Coscienza e Libertà.

È scioccante constatare come, anche nel 2020, le autorità Russe abbiano perseguitato e, in molti casi, picchiato selvaggiamente, diversi pacifici testimoni di Geova colpevoli solo di professare, in casa propria, una religione ritenuta ‘sbagliata’ – spiega Christian Di Blasio -. "Molte autorità e media russi stanno facendo credere all’opinione pubblica che il verdetto della Corte Suprema della Russia del 2017 autorizzi anche a perseguitare i singoli fedeli, dopo che ha liquidato i 395 enti legali dei Testimoni di Geova in Russia e sequestrato tutti i loro luoghi di Culto. In questo modo la Russia si sta prendendo gioco sia della legislazione internazionale sui diritti umani sia della propria Costituzione, la quale tutela la libertà religiosa." Mentre in tutti i paesi del mondo l'accusa di estremismo Religioso è associato alla violenza dal 2016 una discutibile legge della Federazione Russa permette una applicazione inedita: Estremismo è anche incitare alla divisione Religiosa. In pratica una religione che dice di essere portatrice del volere di Dio, potrebbe essere bollata, come i Testimoni di Geova in Russia, come Estremista. In tal modo sono state dichiarate estremiste tutte le pubblicazioni dei Testimoni di Geova in Russia, con divieto di evangelizzazione e riunioni pacifiche in famiglia. Ovviamente nei luoghi di Culto dei Testimoni di Geova erano state tolte tutte le pubblicazioni incriminate, ma sono agli atti video che fanno vedere come Militari entravano nei luoghi di culto e portavano loro stessi le pubblicazioni giudicate estremiste dicendo di averle trovate li. E poi tornavano, ben prima delle scadenze fissate dai Procuratori, per metterne ancora altre e arrivare così agli arresti e al Bando Totale. 

Funzionari russi (leggi qui) hanno ripetutamente affermato che il divieto non viola il diritto di 175.000 Testimoni di scegliere la propria religione e di professare il proprio culto religioso. Tuttavia, il 13 agosto 2020, 379 testimoni di Geova sono stati sottoposti a indagini penali; 186 di loro hanno scontato un periodo di custodia cautelare; 44 sono stati incarcerati e 29 messi agli arresti domiciliari; dal 2017 sono state perquisite 1.107 case; nel 2020 sono state fatte irruzioni in più di 310 case. Rapporti confermano inoltre un uso periodico di abusi e torture. La pandemia COVID 19 non ha fermato la polizia. Il 15 giugno 2020, il capo redattore di Religion and Law è stato condannato per aver pubblicato un articolo sui Testimoni di Geova in Russia senza menzionare che l'organizzazione dei Testimoni è "vietata nel territorio della Russia in quanto estremista”. Il Gruppo di lavoro sulla detenzione arbitraria è un organismo incaricato dall'ONU raggruppante degli esperti indipendenti dei diritti umani che investigano su casi di arresti e/o detenzioni arbitrari che potrebbero essere in violazione dei suddetti diritti. Il 1° maggio 2020, il Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulla Detenzione Arbitraria ha condannato le incursioni, gli arresti, la detenzione e i processi ai Testimoni di Geova in Russia, affermando che “sono accusati di svolgere un’attività criminale solo in base all’esercizio della libertà di religione.” Sfortunatamente, i raid di Voronezh confermano che la Russia intende ignorare le conclusioni del Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulla Detenzione Arbitraria. Ha anche ignorato il verdetto del 10 giugno 2010 della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) nella causa Testimoni di Geova di Mosca vs. Russia (Ricorso n. 302/02) che, all’unanimità, aveva sentenziato che il divieto emesso dalla Corte Russa e lo scioglimento della comunità dei Testimoni aveva violato gli articoli 6, 9 e 11 della Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali. Il 31 maggio 2017 durante una cerimonia al Cremlino, a Mosca, il presidente russo Vladimir Putin ha conferito il riconoscimento “Gloria dei genitori” a Valerij e Tat’jana Novik, una coppia di cristiani testimoni di Geova della Carelia che ha cresciuto otto figli, definendoli una "famiglia modello". Le famiglie che ricevono questo premio sono considerate dei modelli che rafforzano l’istituzione della famiglia. La Russia conferisce questa onorificenza ai genitori che hanno cresciuto almeno sette figli e che hanno mostrato un’attenzione straordinaria alla loro salute, alla loro educazione e al loro sviluppo fisico, mentale e morale.L'11 dicembre 2018, il Presidente Putin ha detto: "Anche i Testimoni di Geova sono Cristiani e non capisco davvero perché siano perseguitati". Tuttavia, alle parole del presidente Putin non hanno fatto seguito delle azioni e la persecuzione “incomprensibile” è continuata. Clicca qui o nell'immagine sotto per vedere il video della Premiazione.

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Secondo Raffaella Di Marzio non si sarebbe mai arrivati a questo punto in Russia contro i Testimoni di Geova se non ci fossero state influenze dei Movimenti Antisette. Due articoli significativi da leggere cliccando nel titolo: "Movimenti anti-sette e laicità: la connessione Franco-Russo Ortodossa" e CESNUR: Traduzione italiana del rapporto dell’USCIRF “Il movimento anti-sette e la legislazione religiosa in Russia e nell’ex Unione Sovietica”.

Nella Strategia per la Sicurezza Nazionale (National Security Concept) del 2000, l'amministrazione Putin ha affermato: "L’assicurazione della sicurezza nazionale della Federazione Russa include anche la protezione del retaggio culturale e spirituale-morale e le tradizioni storiche e standard della vita pubblica ed il preservare l'eredità culturale di tutti i popoli della Russia. Occorre che esista una politica statale per il mantenimento del benessere spirituale e morale della popolazione, essa deve proibire la messa in onda di trasmissioni che promuovano la violenza o gli istinti fondamentali e deve contrastare l'impatto sfavorevole delle organizzazioni e missionari religiosi stranieri". La sicurezza spirituale, quindi, serve come base per una campagna basata sulla paranoia di nemici "stranieri" e delle idee "straniere" e per delle misure per restringere indebitamente la libertà di religione o di fede dei cittadini russi che hanno deciso di seguire un percorso spirituale che non gode di ampio consenso. I membri del movimento antisette FECRIS in Russia, rivestono ruoli di primo piano in questa campagna e nella politica repressiva verso movimenti religiosi di origine straniera, anche quando essi sono presenti da oltre un secolo in Russia come i Testimoni di Geova. Nel loro sito la FECRIS, contraddetta dai fatti, si definisce "Federazione Europea dei Centri di Ricerca e di Informazione sulle Sette e i Culti, creata nel 1994, e si propone come organizzazione ombrello che racchiude le associazioni, i membri e i corrispondenti che difendono le vittime dagli abusi settari, in più di 30 paesi fino ad oggi, tra i quali 5 sono non europei. FECRIS è un’associazione francese non-profit di diritto. FECRIS è politicamente, filosoficamente e religiosamente neutrale". In concreto questa politica di sicurezza spirituale che istiga all'Odio tramite la FECRIS, va di pari passo con una politica Russa di pulizia religiosa che ha come obiettivo i movimenti che sono percepiti come una minaccia all'identità del popolo russo. Recenti esempi di ciò sono: il bando dei Testimoni di Geova, l’uso scorretto della legge contro l’estremismo e la legge Yarovaya anti-missionari.

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La Commissione statunitense per la libertà religiosa internazionale (USCIRF) è un'entità del governo federale indipendente e bipartisan istituita dal Congresso degli Stati Uniti per monitorare, analizzare e riferire sulle minacce alla libertà religiosa all'estero. L'USCIRF formula raccomandazioni di politica estera al Presidente, al Segretario di Stato e al Congresso intese a scoraggiare la persecuzione religiosa e promuovere la libertà di religione e credo. Tutti i principali organismi internazionali che si occupano di diritti umani stanno protestando contro questi continui abusi in Russia, come ha sottolineato l’USCIRF che nella Relazione Annuale 2020 del 10 novembre 2020, spiega la Persecuzione Globale dei Testimoni di Geova e descrive la discriminazione ufficiale in tutto il mondo, con un'attenzione particolare ai paesi in cui i membri sono stati incarcerati per le loro convinzioni. Questi includono paesi che l'USCIRF ha raccomandato nella sua relazione annuale 2020 per la designazione come paesi di particolare preoccupazione, come Eritrea , Russia , Tajikistan e Turkmenistan ; paesi raccomandati dall'USCIRF per la Special Watch List, inclusi Azerbaijan e Uzbekistan ; così come la Corea del Sud e Singapore. Il rapporto fornisce anche raccomandazioni per la politica statunitense. Inoltre anche paesi come Cina, Corea del Nord, Arabia Saudita non permettono ai Testimoni di Geova di vivere liberamente la propria fede.

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Cinquanta studiosi di religioni, tra i più noti al mondo, (clicca sopra nell'immagine o qui per vedere il video) hanno firmato una dichiarazione che chiede la fine immediata della persecuzione dei Testimoni di Geova in Russia, dove i fedeli sono regolarmente arrestati e condannati a pene detentive, e le loro attività di culto sono proibite. Secondo Jaroslav Sivulskij, al momento ci sono 50 ricorsi di Testimoni di Geova contro la Russia in attesa del verdetto della Corte di Strasburgo, che ancora nel 2010 aveva decretato illegale il divieto e la chiusura dell’organizzazione moscovita del movimento decisa da una corte di Mosca nel 2004.

Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che ha il compito di supervisionare l’attuazione delle decisioni della Corte europea dei diritti dell’uomo, ha esortato la Russia a prendere delle misure per ristabilire il diritto alla libertà di religione dei Testimoni di Geova annullando, in particolare, la messa al bando dell’organizzazione del 2017. Nelle sue risposte alla Corte di Strasburgo il Governo Russo ha spiegato che la decisone della Corte Suprema Russa non vieta la religione dei Testimoni di Geova che possono professarla individualmente. In questo modo, spiega Aleksandr Verkhovsky, “qualsiasi attività collettiva, ad esempio una riunione di preghiera, può essere considerata come la continuazione dell’attività di un’organizzazione vietata”, punibile penalmente. Quindi anche quella con i propri familiari che non può essere definita Individuale. Il Centro SOVA "Center for Information and Analysis" è un'organizzazione no profit russa con sede a Mosca fondata nell'ottobre 2002. Conduce ricerche e lavori informativi sul nazionalismo e il razzismo, sui rapporti tra le chiese e la società secolare e sul radicalismo politico. Sono anche interessati alle questioni relative ai diritti umani, in particolare all'uso improprio da parte del governo delle misure contro l'estremismo a danno della libertà di coscienza religiosa. Aleksandr Verkhovsky, membro del Consiglio per i diritti umani presso il presidente russo e direttore del centro SOVA riferisce che la campagna contri i Testimoni di Geova in Russia è iniziata nel 2009 col divieto delle loro pubblicazioni, compresa la Bibbia nella loro traduzione, cui è seguita la proibizione delle organizzazioni locali che li diffondevano. Infine, la messa al bando dell’organizzazione madre nel 2017 e di conseguenza di tutte le sedi. Alla base dell’accusa di estremismo contro il movimento c’è la convinzione di ogni religione e quindi anche dei Testimoni di Geova che la loro dottrina sia l’unica ad essere vera. Questo, come spiega Verkhovsky, è stato interpretato come affermazione della propria superiorità religiosa intesa come discriminante verso altri gruppi religiosi. Una delle fattispecie di estremismo, secondo la legislazione russa in materia. Nel 2018, durante una riunione del Consiglio per i diritti umani presso il presidente russo, Vladimir Putin, sollecitato da alcuni membri a esprimersi sulla questione dei Testimoni di Geova, ha bollato come “assurdità” le persecuzioni di cui erano oggetto, promettendo di analizzare attentamente il problema. Due anni dopo, dice Verkhovsky, che era presente a quella riunione, la campagna contro l’organizzazione religiosa continua a grandi passi ed è arrivata a Mosca. L’esperto spiega che questa campagna è guidata dall’Fsb, Servizio federale per la sicurezza. Le motivazioni? “L’immagine della Watch Tower (Sede storica dell’omonima organizzazione giuridica dei Testimoni di Geova, attualmente spostata a Warwick, NY) con lo sfondo il ponte di Brooklyn sin dai tempi sovietici è stata utilizzata come simbolo dell’influenza americana, ed è ancora così”, spiega Verkhovsky. Inoltre, continua, la popolazione non vede i Testimoni di buon occhio a causa della loro modalità di proselitismo porta a porta. Infine, “un grande fattore di irritazione per i funzionari russi, fino ai vertici” è stata la tendenza dei Testimoni di Geova di non farsi coinvolgere nella politica, secondo la loro dottrina, schivando tali contatti con le autorità, abituati ad avere il controllo su tutto. Da tenere presente come ha ricordato Ludmila Biscardi che l'Italia, come estensione è meno del 2% della Federazione Russa. Con la cattiveria e ignoranza di Funzionari che ignorano le leggi e non hanno la minima idea sia del concetto di coscienza religiosa proiettati verso il mantenimento di una sola Patria, in un solo Stato e con una sola Religione. 

Non pare sia chiaro che il tentativo di eliminare le Religioni con l'istigazione all'odio dei movimenti Anti Sette, nei secoli ha dimostrato il proprio fallimento, rafforzando i movimenti perseguitati. La chiesa Ortodossa si è di fatto trasformata in Religione di Stato venendo meno ai valori dei principi Cristiani di amare il prossimo come se stessi e pregare per i nemici. Il Ministero degli Esteri Italiano ha più volte riconosciuto che la situazione dei Testimoni di Geova in Russia è una delle più evidenti violazioni dei Diritti Umani. Alla domanda di Davide Romano Direttore Coscienza e Libertà se forse essere più coinvolti in politica potrebbe essere un modo per alleggerire queste persecuzioni, i Testimoni di Geova tramite Christian Di Blasio rispondono che "la violazione dei Diritti Umani non è mai giustificata dall'essere politicamente neutrali o non coinvolti in prima persona".

Se la Corte di Strasburgo dovesse decretare la revoca del divieto dell’organizzazione in Russia, non è detto che la Corte costituzionale russa accoglierà la decisione, conclude Verkhovsky. Con la messa al bando dei Testimoni di Geova, Mosca ha confiscato tutte e loro proprietà, in particolare molti immobili che, in caso di annullamento della decisione della Corte suprema, dovranno essere restituiti ai proprietari. Lo faranno?

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Dichiarazione della Redazione: 

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Altre Fonti Bibliografiche di questo articolo, consultate o citate nei link collegati:

- www.biodiritti.org No Profit
- www.egm.it No Profit
- Servizio di Informazione jw.org
- l’USCIRF
- LIREC “La Russia è davvero stretta per molti.”