Specialzzato in
urologia e in chirurgia d'urgenza. Interessato
alle tecniche innovative ha approfondito in vari centri italiani
ed esteri le tecniche chirurgiche endourologiche, laparoscopiche e di
litotrissia extracorporea.
Responsabile
del primo centro pubblico di litotrissia extracorporea della
Lombardia, anche grazie alle esperienze formative maturate presso
l'ospedale di Dusseldorf e la Fondazione Puigvert di Barcellona, è
coautore di oltre 200 pubblicazioni di interesse urologico. Dal 1997
è direttore della struttura complessa di urologia dell'Azienda Usl 8
di Arezzo, dove dal ‘93 è responsabile del modulo ad alta
specializzazione di chirurgia endoscopica.
All'interno
dell'unità operativa ha fondato un Centro di chirurgia dell'uretra
in collaborazione con il prof. Guido Barbagli e un Centro di
incontinenza urinaria maschile e femminile per la correzione delle
disfunzioni neurologiche e anatomiche del pavimento
pelvico.
L'endourologia
con strumentazione rigida e flessibile ed in generale tutte le
tecniche ad alta tecnologia (laser; laparoscopia ed attualmente
chirurgia robotica) hanno rappresentato il suo campo di maggior
interesse. Sempre presente a livello scientifico nazionale ed
internazionale, è stato membro del Consiglio direttivo dell'Auro
(Associazione urologi ospedalieri) e membro della società italiana
di urologia e dell'associazione europea di urologia. Direttore area funzionale chirurgie specialistiche AUSL Toscana-Sud-est e della Urologia Arezzo.
Il Dott. Michele De Angelis con una coscienza etica, giuridica e deontologica ha sostenuto i rifiuti informati, anche con direttive anticipate. Ha favorito il rifiuto informato come quello delle
Emotrasfusioni per motivi di Fede nelle Sacre Scritture dei Testimoni di
Geova. Ha consentito il progressivo
riconoscimento dei BioDiritti avvalorati dalla BioEtica più attuale come
le DAT (Disposizione Anticipata di Trattamento) comunemente definite "testamento biologico" o "biotestamento", regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017,
entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Utile a Medici e Malati quando non
siamo più in grado di riconfermare la nostra volontà, già precedentemente
espressa in condizioni di lucidità, su cure rifiutate come trattamenti
salvavita o per malattie che costringano a trattamenti o accanimenti
permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una sia
pur minima vita di relazione. Ha partecipato ai molti seminari promossi dalla USL8 di Arezzo sostenendone i risultati.