Prima e Dopo il Covid-19

www.biodiritti.org by www.egm.it No Profit 12 agosto 2022 - Tempo di lettura: 5 minuti. link d'invito per leggere in Telegram altri articoli di divulgazione Scientifica di Biodiritti by Egm.it No Profit

Il 2020, anno di svolta nella storia umana. Un testimone di Geova disse:"quando le persone non ci vedranno più alle porte, il mondo sarà molto più preoccupato!" È accaduto! Non li abbiamo visti nei 30 mesi di emergenza Covid-19. Dopo 100 anni di attività mai sospese a livello mondiale!

Tutte le attività spirituali dei Testimoni di Geova sono state sospese quando l'11 marzo 2020, l’OMS, ha dichiarato COVID-19 pandemia mondiale. Hitler, Stalin, Mussolini, Franco e neppure Putin e altri dittatori c'erano riusciti. Per oltre due anni hanno svolto solo attività di volontariato spirituale via Zoom, lettera e telefono. Sospesa ogni attività spirituale in presenza. Chiuse le Sale del Regno e le Sale Assemblee. Sospesa la predicazione porta a porta e con espositori mobili a livello mondiale. Solo dal 1° settembre 2022 sarà ripristinata anche l'attività di predicazione di casa in casa.
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 Comitati Scientifici e Commissari Straordinari non erano preparati a tale emergenza mondiale, con un virus sconosciuto. Non possiamo ancora dire che siamo nel dopo Covid-19. Il 9 agosto 2022 (OpenOnline) riferisce che "Il professor Anthony Fauci, a capo della task force sanitaria della Casa Bianca, in un’intervista al Corriere della Sera smorza le previsioni ottimistiche su Sars-CoV-2 e sul virus più buono. E avverte che è necessario tenere alta la guardia nel 2023: "Il Coronavirus ci ha preso in giro per due anni e mezzo". E quindi "è prematuro pensare che la pandemia sia finita". Non sono mancati in questi anni errori, abusi di potere, interessi finanziari di affaristi e faccendieri vari. Dobbiamo molto al lavoro encomiabile, strenuo e straordinario del personale sanitario e del volontariato.
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Il Covid-19 ha messo al centro il ruolo delle patologie trasmissibili. Penalizzando le patologie cronico-degenerative – quali le malattie cardiovascolari o i tumori. Secondo Global Burden of Diseases (GBD), il grande studio internazionale pubblicato nell'autunno del 2020 dalla rivista medica Lancet, dal 1990 al 2019 l'aspettativa di vita nel mondo è passata da 65,4 a 73,5 anni. Il Covid-19, diffondendosi in un contesto già segnato dalle malattie croniche non trasmissibili, dovute anche all'aumento dell'età media, ha reso palesi le fragilità dei sistemi sanitari. Covid-19, infatti, colpisce più gravemente proprio chi ha già patologie preesistenti. A sottolinearlo è stato lo stesso Richard Horton, direttore di Lancet: «Le malattie croniche non trasmissibili hanno svolto un ruolo fondamentale nel generare i milioni di decessi da Covid-19 e continueranno a plasmare la salute in ogni Paese dopo che la pandemia si sarà placata». Negli ultimi 30 anni, il peso sulla popolazione e sui sistemi sanitari determinato dall'infarto è cresciuto del 50%, quello delle malattie renali del +93% e quello diabete del 148%. L'ictus pesa per un +32% e le patologie muscoloscheletriche registrano un +129%. (Focus.it). 
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Il Covid-19 ha portato con sé diverse problematiche. Riferisce National Geographic del 3 maggio 2022 che cita Professori e Ricercatori Universitari che hanno riscontrato che, "Anche casi lievi possono avere effetti sul cervello. Recenti esami di imaging del cervello mostrano che la malattia può causare cambiamenti fisici equivalenti a dieci anni di invecchiamento e innescare problemi nel campo dell’attenzione e della memoria. Dei circa 80 milioni di americani che hanno preso il COVID-19 fino a oggi, circa un sopravvissuto su quattro soffre di disturbi cognitivi, comunemente descritti come “nebbia cognitiva”. Anche Ansa del 24 luglio 2022 titola: "Covid, gli effetti sul cervello, 300 studi mettono in allarme". Cita Il neurochirurgo Prof. Giulio Maira, che sul Long Covid dichiara "Colpiti anche i giovani .... dalla perdita di memoria agli ictus e in rari casi attacchi epilettici".
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Da alcuni studi effettuati in questo periodo, è emerso che chi sviluppa sintomi da stress per sovraesposizione mediatica, cerca di alleviare lo stress seguendo attentamente tutte le informazioni che riguardano l’evento traumatico stesso. S’innesca così un circolo vizioso che porta ad un peggioramento del disturbo. Una reazione a eventi eccezionali che comporta azioni di riadattamento all’ambiente e pertanto ha un forte impatto sull’equilibrio mentale e fisico. Spossatezza fisica, tremori, tachicardia, pesantezza mentale, difficoltà a concentrarsi, nervosismo, ansia e paura, fino a sfociare nel panico.(EpiCentro Istituto Superiore di Sanità).
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A dominare per le strade era il silenzio. Costretti a stare chiusi in casa. Noia e frustrazione erano il pane quotidiano. L’impossibilità di mantenere il proprio stile di vita e la propria libertà di movimento, ha fatto sì che molte persone avessero a che fare con emozioni complesse e difficili da affrontare, tanto da scatenare veri e propri sintomi depressivi. Ancora, tra le conseguenze psicologiche la perdita di fiducia nei confronti delle fonti ufficiali di informazione con bollettini giornalieri di infettati, ricoverati e deceduti.
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Sono stati cancellati molti usi sociali: la mano non si stringe più, gli abbracci meglio evitarli, i baci per salutarci proprio no e se per sbaglio scappa uno starnuto (rigorosamente nell'incavo del braccio, come ci hanno insegnato a fare), partono immediatamente le occhiatacce. Questa perdita di fiducia nel prossimo ha già cambiato e cambierà ancora il modo in cui torneremo alla “normalità”, se mai ci torneremo. Influenzerà in maniera significativa le nostre interazioni sociali, dei nostri figli, che avendo vissuto questa situazione in un periodo di costruzione della propria personalità, delle proprie abitudini e del modo di rapportarsi con l’ambiente esterno, modificherà drasticamente la loro vita.
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Bene hanno fatto i Testimoni di Geova a riprendere, pur progressivamente, con molte attenzioni, prudenze e cautele, tutte le proprie attività di volontariato spirituale, sospese in presenza per circa due anni e mezzo. Sanno che occorrerà un pò di tempo per uscire da quello che ognuno si è costruito come comfort zone. Continuare con l'isolamento farebbe più danni sociali, emotivi e spirituali, ad oggi, di gran lunga superiori a quelli infettivi. Per tutti! Bene faranno coloro che sono lieti e plaudano di vederli di nuovo nelle loro Sale del Regno, Sale Assemblee, con gli espositori mobili e dal 1° settembre 2022 nell'opera di Casa in casa. Manteniamo la calma poiché ansia e panico non ci aiutano, anzi, hanno l’effetto opposto. Diminuiscono le difese immunitarie e ci espongono maggiormente alle malattie. Non abbiamo paura di chiedere aiuto quando ne sentiamo il bisogno. Al nostro medico, ad uno specialista, ad un amico. Anche a chi incontriamo o ci bussa alla porta per offrirci fede e speranza di cui tutti abbiamo così tanto bisogno adesso. Più a lungo ignoriamo i sintomi del malessere, maggiori sono le possibilità che la situazione di crisi diventi cronica.
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