La salute è uno stato di completo benessere fisico, emotivo, sociale e spirituale, non solo assenza di malattia. Diamoci messaggi di speranza. La speranza è come un farmaco. Condividiamo anche questo articolo. Di cuore!
In una riunione dell'OMS del 1998 è stata proposta la modifica della definizione originaria del concetto di salute nei seguenti termini:
«La salute è uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale, non mera assenza di malattia.» La discussione, avvenuta nelle commissioni del
WHA52, svoltosi dal
17 al
25 maggio 1999, non è arrivata all'Assemblea Generale. Conseguentemente
è stato mantenuto il testo originario nonostante il voto favorevole
della maggior parte dei rappresentanti dell'OMS stesso.
Il
24.11.2020 Egm.it ha pubblicato l'articolo:
"La Speranza Vince la fatica da Pandemia". Spiegava come affrontare
demotivazione, difficoltà di concentrazione, sfiducia e rassegnazione, cambiamenti nelle abitudini alimentari e del sonno, irritabilità, stress su attività prima svolte normalmente. Circa 20 secoli fa,
Saulo di Tarso noto poi come
Apostolo Paolo, definì la
'Speranza Elmo della Salvezza' nella sua lettera a
i Tessalonicesi 5 verso 8. Già ai tempi di Saulo di Tarso erano noti gli effetti positivi della Speranza. L'elmo simbolico protegge la testa con la Speranza. I pensieri, negativi o positivi, arrivano come messaggi al nostro cervello. Prove scientifiche dimostrano che l’attesa di un miglioramento causa il rilascio nell’organismo di sostanze
“terapeutiche”, come le
endorfine e
l’adenosina (antidolorifiche) o
l’adrenalina (che permette di gestire meglio gli stress). Un elevato effetto “placebo” (e quindi terapeutico) hanno anche le
carezze, la musica, la voce, le relazioni umane positive.
Il Prof. Benedetti neuroscienziato dell'Università di Torino ha dichiarato al Corriere.it:
«La speranza è una caratteristica della specie umana, di sicuro una delle più complesse.— premette il Prof. Benedetti — Il nostro cervello è dotato di bersagli chimici, che possono essere colpiti efficacemente dalle parole, dall’interazione sociale, come dalle molecole e farmaci. Le speranze, la fiducia e le aspettative del paziente muovono una miriade di molecole nel cervello e, alla luce delle scoperte recenti, tale componente psicologica usa gli stessi meccanismi dei medicinali».
Covid-19 ha portato parole negative, di cui oggi i nostri telegiornali sono pieni, con giornalieri rapporti su morti e contagiati! Contribuiscono ad effetti controproducenti a livello della salute mentale, fisica ed emotiva. Due anni di continue informazioni negative ha prodotto in tutti, specialmente nei giovani,
demotivazione, difficoltà di concentrazione, sfiducia e rassegnazione, cambiamenti alimentari e del sonno, irritabilità, stress, depressione, rabbia, solitudine, aumento di violenza domestica e sulle donne. Il documento del
5 ottobre 2020 OMS “Stanchezza Pandemica: rinvigorire il pubblico per prevenire Covid-19” analizza cos'è la Fatica Pandemica e cosa possiamo fare.
La SALUTE SOCIALE si riferisce alla capacità degli individui di vivere insieme, rapportarsi e interagire secondo la propria salute fisica e mentale. La salute sociale è un termometro indicatore di come le persone possono soddisfare i loro e altrui bisogni fisici e psicologici attraverso le circostanze in cui ciascun individuo agisce. Attraverso l'analisi della salute sociale, è possibile sapere qual è il rapporto delle persone con il loro ambiente e come svolgono le loro attività quotidiane, che possono fungere da indicatore del benessere generale delle persone e persino delle società.
La SALUTE FISICA è correlata agli STATI MENTALI ED EMOTIVI
di ogni individuo. Pertanto, si dice che il corpo e la mente
siano correlati. Con una buona salute fisica, viviamo anche una
sana salute mentale ed emotiva e viceversa. Mente sana in Corpo Sano viene dalla locuzione latina "mens sana in corpore sano".
Espressione utilizzata anche nel mondo dello sport per ricordare che è
importante sia il corpo che la mente. Non va trascurata la salute di
nessuno dei due. La frase è di Giovenale che la inserisce nelle sue Satire, scritto del I secolo d.C. ed unica opera del poeta latino giunta fino a noi. “Orandum est ut sit mens sana in corpore sano” (Satire, X, 356) che significa: “Bisogna pregare affinché ci sia una mente sana in un corpo sano”.
LA SALUTE SPIRITUALE si contrappone all'Anoressia Spirituale. Cioè alla mancata capacità di rendersi conto o essere consapevoli del proprio bisogno di SALUTE SPIRITUALE. Come un Anoressico non si rende conto che sta morendo per mancanza di cibo, molti oggi, specialmente giovani, stanno per così dire morendo perché non si rendono conto che il materialismo non deve escludere tra i bisogni essenziali, la consapevolezza di soddisfare Emotività e Spiritualità. Gesù lo descrisse nel sermone del Monte, nelle Beatitudini o Felicità. Colpisce la frase collegata alla Felicità: “Felici quelli che sono Consapevoli o si rendono conto del loro bisogno spirituale" (o poveri in Spirito secondo altre versioni). (Matteo 5:3).
Molti vivono oggi secondo l'antico detto Epicureo riportato sempre da Saulo di Tarso conosciuto come Apostolo Paolo quando scrisse alla congregazione di Corinto, situata in una delle sedi del governo e principale città commerciale della Grecia. Città simbolo di licenziosità e piaceri sfrenati. Paolo ricordò il detto Epicureo: “Mangiamo e beviamo, poiché domani moriremo”. — 1 Corinti 15:32. La filosofia epicurea ebbe largo seguito per sette secoli. Si fondava
sull’idea che il piacere personale era il solo o il principale bene
della vita. Per tale ragione Epicuro esortava a vivere in modo da trarre
il massimo piacere durante la propria vita, ma a farlo con moderazione
per evitare le sofferenze provocate dall’eccessiva dedizione a tali
piaceri. Gli ultimi due anni hanno reso la battaglia al Covid-19 molto attenta alla salvaguardia della salute pubblica dall'infezione del Virus. Ma aver favorito il solo benessere fisico collettivo, ha fatto passare in secondo piano la salute emotiva,
sociale e spirituale dei singoli. Con evidenti danni presenti e futuri. Specialmente sulle future generazioni di giovani.
Secondo un rapporto dell
'UNICEF, riportato dall'
ANSA del 05 ottobre 2021, un adolescente su 7, tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato.
L'ansia e la depressione rappresentano il 40% dei disturbi mentali degli adolescenti. 89 milioni sono ragazzi e 77 milioni ragazze. Le problematiche di salute mentale diagnosticate, tra cui
ADHD, ansia, autismo, disturbo bipolare, disturbo della condotta, depressione, disturbi alimentari e schizofrenia, danneggiano i bambini e anche la società nel suo insieme. Il disagio mentale è tale da lasciare i giovani con la sensazione di non avere una via di uscita
. Un disagio che quando diventa insopportabile produce quasi
46.000 adolescenti che ogni anno si tolgono la vita. Uno ogni 11 minuti. Il suicidio è, nel mondo, una fra le prime cinque cause di morte tra i 15 e i 19 anni. In Europa Occidentale diventa la seconda, con 4 casi su 100.000, subito dopo gli incidenti stradali. I giovanissimi sentiranno per molti anni a venire l'impatto del Covid-19 sulla loro salute mentale e sul loro benessere.
Sempre secondo
ANSA del 31.12.2021 riferisce che il
2021, secondo
L'UNICEF è stato l'anno peggiore dal dopoguerra per i bambini. A differenza della guerra, che univa le generazioni, il
Covid-19
ha costretto i giovani a diventare diffidenti, non rapportandosi più tra
di loro nel timore dell'infezione, aggravata dall'allarmismo continuo
dei mezzi di informazione. Favorendo chat e internet causando ulteriori danni. Siamo invitati a guardare nella porta accanto, dove possono essersi insinuate angoscia e paura, effetti collaterali della pandemia, fino a creare una emergenza ormai inconfutabile per la salute mentale dei più giovani.
"Occorre occuparsi di più del nostro prossimo, dei nostri bambini e adolescenti o li perdiamo". Riferisce
Iacomini all'ANSA.
"Come i nostri nonni hanno portato addosso i segni della guerra, i nostri figli portano il fardello di questi due anni. E loro racconteranno tutto questo ai loro figli." Ci auguriamo che
genitori, famiglie, educatori, medici, insegnanti e Associazioni, si rendano parte attiva per venire incontro a tali reali esigenze di salute mentale e spirituale di tutti, specialmente dei giovani. Nei paesi occidentali abbiamo scoperto che il materialismo e il garantire la pancia piena non è più un misuratore corretto della salute, forza o debolezza fisica. Come dimostrano le statistiche, si può essere malnutriti emotivamente e spiritualmente. Malattia di gran lunga più invalidante.
Attiviamoci socialmente per il prossimo. Qualsiasi motivazione virtuosa anche spirituale è potente. Contattiamoci con messaggi, telefono, video o dal vivo. Offriamoci un messaggio di speranza, in un mondo che ne è aridamente privo. Non chiudiamo le orecchie e gli occhi alla realtà che ci circonda. Ascoltiamo di cuore e condividiamo. Anche questo articolo per ricevere e far del bene al nostro prossimo! Può fare la differenza anche nella nostra vita!
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