Dott. Marcello Caremani  

1° Coordinatore Comitato Etico Locale. Az. USL 8 Arezzo - Specializzato in Malattie Infettive, Oncologia Clinica, Ematologia Clinica. Già Direttore della UO di Malattie Infettive e SA di Ematologia ASL8 Arezzo. Più di 150 pubblicazioni su riviste Italiane e Straniere. Il Dott. Marcello Caremani con una coscienza etica, giuridica e deontologica ha sostenuto i rifiuti informati, anche con direttive anticipate. Ha favorito il rifiuto informato come quello delle Emotrasfusioni per motivi di Fede nelle Sacre Scritture dei Testimoni di Geova. Ha consentito il progressivo riconoscimento dei BioDiritti avvalorati dalla BioEtica più attuale come le DAT (Disposizione Anticipata di Trattamento) comunemente definite "testamento biologico" o "biotestamento", regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Utile a Medici e Malati quando non siamo più in grado di riconfermare la nostra volontà, già precedentemente espressa in condizioni di lucidità, su cure rifiutate come trattamenti salvavita o per malattie che costringano a trattamenti o accanimenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una sia pur minima vita di relazione. Ha organizzato nel 1996, come Coordinatore del Comitato Etico Locale USL8 il primo incontro medico sul rifiuto delle Emotrasfusioni con il Comitato Sanitario dei Testimoni di Geova. Nel Suo ruolo nel Comitato Etico USL8 ha Coordinato nel 1997 un'eccellente Convegno sul tema del diritto al rifiuto delle Emotrasfusioni. Ha partecipato ai successivi seminari promossi dalla USL8 di Arezzo sostenendone i risultati.

Abbiamo estratto alcuni video PER DARE ONORE al Dott. Marcello Caremani tra gli STORICI RELATORI ED ORGANIZZATORI che hanno fatto la Storia dei Biodiritti in Italia. I Seminari formativi USL8 di Arezzo dal 1996 hanno fatto la storia in Italia del rifiuto di cure salvavita, come quelle delle emotrasfusioni dei Testimoni di Geova che coinvolge anche il diritto di professare la propria religione. Purtroppo le leggi, "camminano sulle gambe degli uomini"; possono  calpestare i BioDiritti quando non si risolvono conflitti, spesso a danno del più debole: il malato.Tutti vogliamo vivere la malattia con dignità! È un cammino ancora lungo per Educare le coscienze. L' Organizzazione Mondiale della Sanità promuoverà il Buon Uso del sangue solo dal 2010 con il Patient Blood Management (Link PBM), risoluzione vincolante per gli stati membri (WHA64.12. 21.05.2010) indicata dal 2012 anche dal Centro Nazionale Sangue (Link). Le leggi, camminano sulle gambe degli uomini"; possono calpestare i BioDiritti quando non si risolvono conflitti, spesso a danno del più debole: il malato.Tutti vogliamo vivere la malattia con dignità! È un cammino ancora lungo per Educare le coscienze. Seguono alcuni video tratti da sue relazioni e interventi nei vari Seminari a cui ha partecipato per difendere il Diritto di rifiutare le Emotrasfusioni a favore di alternative.

DAI NOSTRI ARCHIVI STORICI 

I RINGRAZIAMENTI DEL PAZIENTE E DELLA FAMIGLIA 

  • A tutti i mezzi di informazione e ufficio stampa USL8 Arezzo · 
  • Spett. Direzione Generale e Aziendale USL8 · 
  • Dott. Claudia Recine U.O. Rianimazione · 
  • Dott. Antonio Benci U.O. Ematologia · 
  • Dott. Marcello Caremani U.O. Malattie Infettive · 
  • Dott. Liumbruno U.O. Centro Trasfusionale · 
  • U.O. Nefrologia · 
  • Prof. P.G. Macrì U.O. Medicina Legale e 
  • Comitato Etico Locale · Silvano Mencattini Presidente Comitato Assistenza Sanitaria Testimoni di Geova Arezzo, 

13 Maggio 2009 

La presente lettera è per esprimere un pubblico ringraziamento a tutta la Direzione Aziendale e Sanitaria USL8 e in particolare i medici dei reparti di ematologia, malattie infettive, rianimazione, nefrologia e centro trasfusionale dell’ospedale San Donato di Arezzo. 

Siamo grati ai medici che sono stati disposti a rispettare la posizione di Gabriella Marcelli in Bigioli riguardo al sangue, nel pieno rispetto del credo religioso di testimone di Geova. Ricoverata il 25 aprile e dimessa oggi 13 maggio 2009, dal reparto di ematologia. 

L’intera famiglia ha sinceramente apprezzato la collaborazione con il nostro comitato sanitario dei Testimoni di Geova che da molti anni sostenuto anche dalla medicina legale e dal comitato etico locale ha permesso ai medici dei cinque reparti coinvolti di affrontare con più serenità e applicare le informazioni medico scientifiche pubblicate nella letteratura internazionale sulle rarissime casistiche di terapie alternative affrontate con altri pazienti testimoni di Geova senza l’ uso di plasma intero. 

Sono state utilizzate oltre a tutte le cure mediche possibili e accettate dalla coscienza della paziente tra cui una plasmaferesi che successivamente è stata sostituita da trasfusioni di criosurnatante appositamente predisposto secondo la coscienza della paziente, per la cura di questa rara e grave malattia, quale è la porpora trombotica trombocitopenica o morbo di Mosckowitz che colpisce solo un paziente ogni milione e con un’altissima mortalità. 

Siamo certi che è stato di fondamentale importanza la diagnosi immediata e la collaborazione professionale dei cinque reparti improntata su sforzi concertati da parte di tutti i medici, che ringraziamo per la pazienza che hanno dimostrato in ogni circostanza ed una apertura mentale e disponibilità fuori del comune. 

Un ringraziamento va anche a tutto il personale infermieristico, sempre molto attento ai bisogni sia fisici che emotivi del paziente, facendolo vivere in un ambiente caloroso e affettuoso. Altro sentito grazie ai nostri confratelli che ci sono stati vicini notte e giorno. Tutto questo ci ha permesso di affrontare questa difficile e dolorosa situazione in maniera più serena e con la piena consapevolezza di sentire rispettata la nostra dignità. 

Sicuramente la nostra serenità è stata accresciuta dagli straordinari risultati della cura. Infatti in sole due settimane l’emoglobina che era scesa a 4,2 è ritornata a 9,5 grammi e le piastrine da 7.000 a 360.000 per millimetro cubo. Grazie di cuore per tutto quello che avete fatto per noi, non lo dimenticheremo mai. Con profonda stima famiglie Marcelli e Bigioli